sabato 26 dicembre 2020

STEP#28:La sintesi finale.

La curiosità e l'osservazione sono le caratteristiche migliori per comprendere il mondo che ci circonda. In particolar modo, l'osservazione non deve essere un atto fine a se stesso, ma deve servire a scandagliare la cosa che abbiamo davanti in tutti i suoi dettagli.  E ciò che l'umanità ha sempre avuto davanti agli occhi non è forse la Terra? Non a caso i primi scienziati erano chiamati filosi naturali e tra questi Eratostene (276-194 a.C.) fu il primo  a misurare la sfericità della Terra basando i suoi calcoli sulla distanza fra Alessandria e Siene e sulla differente altezza raggiunta dal Sole a mezzogiorno (leggere qui), ma già dai tempi più remoti  la Terra è stata il soggetto di miriadi di analisi più o meno scientifiche. Ecco perchè molti miti cercarono di descriverla, come si vede in STEP#07. Ma le domande dei popoli volevano sempre risposte più dettagliate: non a caso la parola ''misura'' è quella con le radici più profonde, come appare analizzando il grafo dello  STEP#24. Oggi, due sono le scienze che si occupano di ciò: la geodesia e la topografia [STEP#04 e STEP#04-BIS].Il Cleps nasce nel 1856  grazie alla brillante idea dell'ing. Ignazio Porro STEP#09 e fu prodotto grazie alla sua azienda che, ancora oggi esiste, non producendo più oggetti scientifici, ma semplici occhiali da vista e da sole: stiamo parlando della ''Salmoiraghi e Viganò'' [STEP#11] ma questo non fu l'unico marchio che lo raffigura come si evince da STEP#20. Il Cleps , raffigurato nello STEP#02, è proprio uno degli strumenti che ha più contribuito allo sviluppo della topografia e  della geodesia, lo si può vedere nello STEP#14. Oltretutto è il protagonista di svariati saggi scientifici [STEP#10 ]e deve la sua diffusione anche alle pubblicità che lo raffigurano [STEP#13]. Al lettore accorto il nome potrebbe risultare molto curioso:  deriva infatti dal greco ''nascosto'' , come si può leggere dallo STEP#01 infatti il cerchio verticale è contenuto all'interno di una scatola metallica ,notandolo nello STEP#16; nel dettaglio tutte le sue parti sono descritte nello STEP#03.  L'oggetto è molto semplice da utilizzare come traspare in'' The surveyors'', film in cui viene utilizzato con molta naturalezza [STEP#12],ma fornisce misurazioni meticolose [STEP#22].Meno semplice è il principio fisico che utilizza: si basa sull'ingrandimento angolare attuato dal cannocchiale che si trova ben descritto nello STEP#05 .Come ogni strumento scientifico, svolge delle misurazioni standardizzate, permettendo di essere comprese in maniera univoca [STEP#23].Il Cleps ha una struttura che può essere in bronzo o in ottone come si può leggere dallo STEP#08, ma il suo cannocchiale è fatto dal materiale più affascinante che esista, il vetro, perchè è curioso pensare al vetro per quello che è nella realtà, cioè un liquido,  nonostante lo vediamo così resistente [STEP#26]. Ovviamente, grazie allo sviluppo tecnologico, il Cleps si è evoluto fino ad essere inglobato nelle moderne ''station'' (stazioni totali)[STEP#27] , gli strumenti  brevettati tra le due invenzioni  si trovano schematizzati nello STEP#17. A nessuno interessa solo l'oggetto in quanto tale perchè molto più intrigante è il suo significante. 
https://it.wikipedia.org/wiki/Significante

Significante e significato sono legati da un rapporto di presupposizione reciproca: la forma espressiva articola il contenuto; il contenuto può essere manifestato solo attraverso una forma significante. Per questo si dice che significante e significato siano come i due lati di uno stesso foglio. Ecco perchè anche lo strumento più pratico al mondo come il Cleps si può vestire dei più svariati significanti come si vede  nello STEP#06, così come per me hanno un grande valore effettivo determinate cose [STEP#25] ,proprio come quello che ha voluto trasmettere Victor Hugo nel suo libro ''I miserabili'' STEP#PLUS., motivo per il quale il Cleps lo si trova nei fumetti, nei francobolli [STEP#21-STEP#18] e lo potremmo trovare veramente ovunque, tutto può rimandarci all'oggetto che analizziamo [STEP#19]. L'aspetto trascendente può essere anche collegato in modo indiretto all'oggetto, ad esempio con i numeri come descritto nello STEP#15
Solo analizzando tutti questi aspetti di una cosa si può iniziare a pensare di conoscerla veramente.

STEP#PLUS: La mia ''cosa'' in un libro.


 Victor Hugo (Besançon, 26 febbraio 1802 – Parigi, 22 maggio 1885) è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo e politico francese, considerato il padre del Romanticismo in Francia. Si cimentò in numerosi campi, divenendo noto anche come saggista, aforista, artista visivo, statista e attivista per i diritti umani. L'attenzione ai problemi dell'attualità sociale prende corpo in appassionate lotte contro l'ingiustizia e l'oscurantismo: ''L'ultimo giorno di un condannato a morte'' (1829) e ''Claude Gueux'' (1834) sono allo stesso tempo romanzi storici e sociali impegnati in una lotta — l'abolizione della pena di morte — che supera i limiti della finzione. Così è anche per ''I miserabili'' (1862), che esce in pieno periodo realista ma che da esso riprende pochi elementi. (Per altre informazioni leggere qui.) I miserabili (Les Misérables) è considerato uno fra i romanzi più eccelsi del XIX secolo. Formato da 5 tomi, il libro è ambientato nella Francia della Restaurazione post-napoleonica. I protagonisti appartengono agli strati più bassi della società, i cosiddetti ''miserabili'' (caduti in miseria). Il protagonista è Jean Valjean che, per aiutare la sorella dovette rubare un misero pezzo di pane e per questo ''crimine'' viene ingiustamente condannato nel carcere di Tolosa, dal quale esce all'età di   46 anni. All'uscita dal carcera vagabonda per le città, fino a giungere nella città di Digne dove si imbatte nel vescovo della città,  Monsignor Myriel. In un primo momento Valjean diffida del prelato, giunge anzi a rubare le posate d'argento del vecchio e decide  di fuggire. Catturato dalla polizia, però, viene portato di nuovo di fronte al Vescovo, il quale lo difende dai gendarmi sostenendo che fossero in realtà dei doni, e anzi lo rimprovera di non avere preso anche i candelabri d'argento, e glieli dona. Attraverso quel gesto, il monsignore conquista l'anima di Jean Valjean e la consacra a Dio. Quei due candelabri diventarono un simbolo per tutta l’esistenza di Valjean, così avviene la sua metamorfosi. Da lì in avanti inizia a compiere un sacco di opere buone sotto il falso nome di Monsieur Madeleine, crescendo anche una bimba Cosette non appena le muore la mamma che lavora nella sua fabbrica; mai il protagonista abbandonò quei candelabri e muore in pace accanto a questi ultimi.

 In quei candelabri è custodito il mistero dell’evento che da miserabile l’ha trasformato in un re. Capiamo, allora, perché proprio i due candelabri diverranno per lui il bene più caro. Essi materializzano - per così dire - il di più che Valjean ha ricevuto da Myriel: il potere di redamare, per dirla coi medievali, cioè di rispondere all’amore ricevuto in gratitudine. L’uomo redento non è semplicemente un uomo perdonato. Egli riceve in sovrappiù un potere che non aveva prima, che è il potere di partecipare della gratuità stessa di Dio. (leggere anche qui)

Non è un caso allora che il romanzo si apra con l’incontro tra Jean Valjean e il vescovo di Digne, che gli regala quei candelabri simbolo e veicolo della succitata redenzione, e si chiuda con l’immagine di quegli stessi candelabri che, a monito della grazia che si può ricevere col perdono, illuminano il vecchio Jean Valjean al momento della sua morte dopo aver attraversato con lui vent’anni di storia nazionale.

Può essere interessante vedere: https://www.primevideo.com/detail/0GM6XXIOGZB5RCGS3YWU4VNCR8/ref=atv_dp_share_cu_r

lunedì 21 dicembre 2020

STEP#27:La mappa concettuale.


 La mappa concettuale nasce come strumento grafico per rappresentare e organizzare la conoscenza di un argomento. Lo si fa prendendo dei concetti, mettendoli su un foglio di carta ed evidenziando graficamente i collegamenti e le relazioni che li legano tra loro a più livelli di profondità. Questa metodologia di apprendimento fu teorizzata da Joseph Novak negli anni settanta.

 Per altre info leggere qui,

Ecco come io ho voluto rappresentare tutto ciò che gira attorno al Cleps: 


mercoledì 16 dicembre 2020

STEP#26:La chimica e gli strumenti scientifici.

 La chimica è la ''scienza centrale'' perchè connette le altre scienze naturali, come l'astronomia, la fisica e la geologia, è anche la materia che mi ha sempre affascinato per questo motivo infatti studio ingegneria chimica e riesco a vedere un po' di chimica ovunque; anche nel Cleps! A parer mio, l'aspetto più bello della chimica sta nel fatto che studia e descrive la geometria dei materiale e, fra i tanti materiali che costituiscono il Cleps il più affascinante è il vetro. La storia del vetro e della sua lavorazione si perde nella notte dei tempi. Secondo un racconto di Plinio, questo materiale fu una scoperta accidentale dovuta ad alcuni mercanti fenici che, intorno al 5000 a.C., sbarcati presso le rive del fiume Belo in Siria, accesero un fuoco da campo ed usarono per appoggiare le loro pentole dei blocchi di nitrato prelevato dal carico che trasportavano. (leggere: vetro nella storia) .  

(Immagine tratta da Robert H.. Doremus ,Glass Science: https://books.google.it/books/about/Glass_Science.html?id=Y8dTAAAAMAAJ&redir_esc=y)

Adesso uno sguardo più tecnico: un materiale si definisce vetroso se ottenuto per progressivo raffreddamento ad una determinata temperatura di transizione vetrosa.  Questo materiale, spiegano gli esperti, si ottiene dalla fusione di misture di polveri cristalline: gli ingredienti principali sono la sabbia quarzifera e i carbonati di calcio e sodio. I granelli di silice fondono a temperature molto alte, nell'ordine di 1.700 gradi ma l'aggiunta del carbonato di calcio avvia reazioni chimiche che abbassano questa temperatura al disotto di 1.000 gradi facilitando così la produzione del vetro. Però, finora era rimasta misteriosa l'importanza della geometria dei granelli di silice e dei carbonati nelle reazioni chimiche che avvengono negli stadi iniziali del processo di formazione del vetro. (https://www.repubblica.it/scienze/2012/04/18/news/filmata_nascita_del_vetro-33516520/?ref=HREC2-12 ) E' interessante vedere anche la diffrazione di raggi X di un vetro che non ha picchi ma un alone dovuto all'assenza di ordine a lungo raggio dato che amorfo, l'immagine è tratta dalle slide della docente Monica Ferraris del Politecnico di Torino nel corso di Scienza dei materiali(2019/2020):

giovedì 3 dicembre 2020

STEP#25:Cose personali.

 Memento:

Questa è una scatola che contiene molte cose per me essenziali, che ho deciso di portare con me quando mi sono trasferita a Torino per studiare. La scatola contiene delle pen-drive con delle foto e svariate lettere che mi fanno pensare alle persone che sono state e continuano ad essere dei punti di riferimenti nonostante la distanza dalla mia amata terra natia, la Sicilia.

Presente:

Per ora passa le giornate a casa seguendo le lezioni, ecco perchè  ho deciso di scegliere come cose del presente il quaderno e purtroppo anche la mascherina, dato che non si può far nulla senza a causa della pandemia che, da ormai un anno, ci tormenta.

Futuro:

Questo è il testo della canzone ''Sogna ragazzo sogna'' che mi è stato dato per spronarmi a raggiungere i miei obiettivi ed ecco perchè per me questo foglio rappresenta il futuro che, a parer mio, è guidato e regolato dai sogni.
 ''Sogna, ragazzo sogna-Non fermarti tu-Lasciali dire che al mondo-Quelli come te perderanno sempre-
Perchè hai già vinto.''